GRAVURES
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CAMPAGNA DEL 1800
Armata di Riserva
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PASSAGGIO DEL MONTE SAN BERNARDO
(21 Maggio 1800 - 1° Pratile Anno VIII°)
Sebbene da Martigny a Bourg-Saint-Pierre le truppe abbiano già incontrato grandi difficoltà, non sono nulla vicino a quelle da conquistare. Da Saint-Pierre alla cima di San Bernardo troviamo solo uno stretto sentiero dove solo un uomo può passare di pari passo, tra rocce sospese, sul bordo di torrenti che scorrono in precipizi vertiginosi. Tutti i cannoni e relativi telai vengono smontati, posti su specie di slitte dai soldati. Ci vogliono cento uomini per trainare un pezzo. Le munizioni vengono rimosse dalle scatole e poste in piccole scatole trasportate sul mulo. Napoleone dà i suoi ultimi ordini: partiamo per attraversare questa montagna che da quando passò Annibale è rimasta inviolata.
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Armata di Riserva
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PASSAGGIO DEL GRAN SAN BERNARDO - UNA DIVISIONE ARRIVA AL CONVENTO
(21 Maggio 1801 - 1° Pratile Anno VIII°)
Il trasporto dell'artiglieria è realizzato dalla divisione Loison, che, insieme a quella del generale Watrin, costituisce l'avanguardia del corpo sotto gli ordini del generale Lannes. Gli uomini della divisione di Watrin portano, oltre alle loro armi, le loro munizioni e provviste per cinque giorni, le armi e le munizioni della divisione Loison. Se si presenta un ostacolo che si ritiene insormontabile, i soldati rivendicano la carica e l'ostacolo viene attraversato. Finalmente arriviamo, dopo sei ore, dalla marcia più dolorosa al convento di San Bernardo, dove il Primo Console si occupò di preparare il cibo. Ogni divisione è pronta per l'arrivo e i soldati sono entusiasti di aver fatto, al comando del loro leader, ciò che nessuno ha fatto prima di loro, da bere allegramente alla nuova liberazione dell'Italia.
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PASSAGGIO DEL GRAN SAN BERNARDO - LA DISCESA
(21 Maggio 1801 - 1° Pratile Anno VIII°)
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COMBATTIMENTO LUNGO IL PERCORSO DELLA DORA
(21 Maggio 1801 - 1° Pratile Anno VIII°)L'avanguardia francese arriva il 20 Maggio a due chilometri da Bard. Questa piccola città difesa da un eccellente castello sbarra la via principale della Valle d'Aosta. La strada che si sviluppa in un vallone di circa 500 tese di larghezza, ha sulla destra la Dora Baltea, fiume profondo, veloce e pericoloso circondato da due lati di rocce inaccessibili e su una roccia di forma conica, si trova il forte difeso da venti pezzi di cannone e cinquecento uomini della guarnigione. Il nemico occupa le cime che dominano la città, ma una colonna le aggira e, dopo un combattimento furioso, riesca a farli arretrare nella cittadella.
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L’ARMATA COMBATTE DURANTE IL PASSAGGIO DI ALBAREDO
(21 Maggio 1801 - 1° Pratile Anno VIII°)
Invano, per due volte, il forte di Bard fu attaccato, i francesi furono respinti: da Aosta, Bonaparte scrisse diverse lettere a Berthier il quale decise di aprire un passaggio attraverso le rocce di Albaredo per cercare di creare un passaggio per le truppe. Millecinquecento uomini sono impiegati in questa operazione e lavorano con così tanto impegno che in due giorni è terminato. Si debbono intagliare i gradini nella roccia, alzare muretti a secco per evitare cadute nei precipizi, costruire ponti sulle rocce. L'avanguardia dell'esercito, persino la cavalleria, passa per questo pericoloso percorso, ma si pensa di non coinvolgere l'artiglieria pesante.
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NAPOLEONE ESAMINA IL FORTE DI BARD
(21 Maggio 1801 - 1° Pratile Anno VIII°)
Bonaparte stesso venne alla rocca di Bard per esaminare il luogo. Ordina un nuovo assalto, che è ancora respinto, ma poiché la sua artiglieria deve passare a tutti i costi, immagina di passare i pezzi e i cassoni attraverso la città a breve distanza dal forte. Si ricopre la strada di letame, le ruote sono intrecciate con paglia e fieno e nella notte più oscura i pezzi, ciascuno trainato da cinquanta uomini d'élite, passano sotto il forte. Coloro che sono colpiti muoiono senza gridare. L'ultimo ostacolo viene superato, da ora Lannes può attaccare Ivrea.
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COMBATTIMENTO DI CHIVASSO
(26 Maggio 1800 - 6 Pratile Anno VIII°)Il Primo Console ha dato ordine a Lannes di avanzare rapidamente su Torino dopo aver preso Ivrea. Il 26 maggio le due divisioni dell'Avanguardia sostenute dalla divisione di Boudet se trovarono in presenza dell'esercito austriaco. La 6° cavalleria leggera si getta nel fiume dove è presente il ponte della Chiusella, aggirandolo. Il combattimento viene ingaggiato nuovamente dalle altezze di Romano. Ma gli Austriaci non possono resistere allo slancio delle nostre truppe e mettono e mettono inutilmente in linea la loro numerosa cavalleria che, finendo per rompere le linee essa stessa, perde molte persone nella sua corsa verso Chivasso.